martedì 14 febbraio 2012

Libia/Tripoli vista da lontano

La vecchia Fiera di Tripoli

Occhi strabici sulla Libia. Schizofrenia da Google Alert. Forse farei meglio a telefonare a Tripoli. Il web quale realtà rispecchia?

Dunque, al primo posto grazie all’algoritmo italo-californiano, c'è Globalist, luogo di informazione dissonante. Un uomo invisibile mostra l'armamento di un Rpg, micidiale lanciamissili portatile. Ci dicono che in giro per le strade di Tripoli dovrebbero essercene almeno cinquemila.
Globalist, il giorno prima, aveva descritto la mappa dei tre gruppi fondamentalisti che si sfidano per le strade di Tripoli. Oltre diecimila uomini in armi, secondo il network, che non hanno intenzione di consegnare il controllo della città al Consiglio Nazionale di Transizione.

Business al tempo di Gheddafi


Secondo risultato dell’algoritmo di Google: l’elenco delle fiere commerciali previste a Tripoli nei prossimi mesi. Dopo domani, comincia la fiera di Re-Build Libya (già, distruzione-ricostruzione), ad aprile ci sarà la fiera delle infrastrutture e di oil & gas. A maggio fiera dell’agricoltura e della pesca. E anche nuova fiera per ‘ricostruttori’: la rivista italiana ‘Rassegna militare’ (Rassegna militare?!) ricorda agli imprenditori che si potrà promuovere edilizia e arredamento, marmi e bagni, giardinaggio e trattamento acque. Costo dello stand? Per tre sedie, un tavolo, un appendiabiti, un loculo di tre metri per tre: più o meno tremila euro. A giugno fiera della tecnologia. A luglio, heath care. Affollamento di business.

Con quali occhi guardare a Tripoli? Da business-man o da miliziano armato?

Istituto del Commercio Estero e Camera di commercio italo-libica (ha cambiato, senza azzardare un solo commento pubblico, presidente in Italia e referenti in Libia) incoraggiano, con qualche reticenza, gli imprenditori italiani.

Un consiglio, però, all’Ice deve essere dato: va bene che l’istituto è stato (giustamente) salvato dal governo Monti, ma aggiorni il suo sito. Non fa bella figura tenere nelle pagine 'libiche' un report del 2010 che guarda con cauto ottimismo al futuro della Libia grazie a Saif el-Islam, figlio di Gheddafi.
San Casciano in Val di Pesa, 14 febbraio

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